Richard Galliano è ai vertici mondiali del jazz ed é il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive di cui è maestro di insuperabile per tecnica ed interpretazione. Francese della Costa Azzurra ma di chiare origini italiane, assurto in pochissimi anni ad autentica star del panorama musicale internazionale, atteso al Teatro Goldoni per le Stagioni Concerti e Jazz della Fondazione Goldoni in collaborazione con Menicagli Centro Pianoforti.
Ascoltare Galliano è un’esperienza unica: interpreta, compone ed orchestra musica derivata dal genere “musette”, in cui si mescolano reminiscenze swing, marcati echi di tango, grazie alla fondamentale lezione del grande maestro Astor Piazzolla (con il quale Galliano ha approfondito sia il suo già notevolissimo bagaglio tecnico, sia gli studi armonici e di composizione), giri di valzer dei bistrot parigini, l’atmosfera delle ballads a la Bill Evans, l’improvvisazione di Keith Jarrett e la lezione nera di Parker e Coltrane.
Il tutto con un compiaciuto gusto cromatico figlio della più colta tradizione francese, da Couperin a Debussy a Ravel. Il grande merito di Galliano è dunque l’originalità, l’avere saputo cioè sintetizzare tutte queste esperienze musicali in una nuova musica europea, fatta di improvvisazione jazzistica e di tradizione mediterranea, consentendo alla fisarmonica (nella sua variante francese a tasti, l’accordeon) ed al bandoneon di assurgere al ruolo di protagonisti nello scenario jazzistico contemporaneo.Galliano è riuscito così ad imporre alla fisarmonica, con il favore entusiasta di pubblico e critica, la stessa dignità riservata a tromba e sassofono che sono gli strumenti guida della musica jazz, rivitalizzando una tradizione tipicamente francese che, si pensava, non avrebbe mai incontrato innovatori.
Dotato di una rara polivalenza, Richard Galliano si esprime musicalmente in qualsiasi contesto, dal solo fino al big band. Ormai riconosciuto come solista di eccezione, continua ad esplorare un vasto ventaglio di musiche, senza abbandonare né il lirismo che è il tratto fondamentale della sua personalità musicale né la "French Touch", attraverso un’intensa attività tra l’altro documentata in 40 incisioni discografiche.L’artista, oltre che per il concerto che lo vedrà assoluto protagonista al Goldoni, è in questi giorni impegnato nello storico Teatro labronico per un Masterclass voluto da Menicagli e Goldoni a cui hanno aderito giovani ed affermati professionisti provenienti da tutta Italia, oltre che da Francia, Svizzera e Belgio: “Un’esperienza molto importante e formativa – spiega Massimo Signorini, fisarmonicista e docente livornese che si occupa dell’organizzazione – tre giornate intense in cui l’artista ascolta, segue, corregge e consiglia tutti i partecipanti tra cui professionisti e giovani già vicini al diploma di livello sicuramente alto. Una lezione frontale di assoluta qualità per ampliare il bagaglio tecnico che i conservatori affidano allo studio dei classici (Bach, Scarlatti) per poi passare ai contemporanei (Berio, Luporini) e che Galliano integra con lo studio delle armonie per la fisarmonica applicate al jazz come solo lui è in grado di fare. Anche per un musicista come me, che studio questo strumento da 35 anni, è entusiasmante vederlo lavorare passando dal “musette” parigino al tango, alla musica etnico-popolare con la fisarmonica: Galliano è il numero uno al mondo.”
Mercoledì 9 marzo, ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno . Concerto e masterclass.